Archimede
Ercole Sebastiano Cirinnà nasce a Catania, nel
1908. Il padre, capitano nella marina civile, vede nel
figlio un futuro come direttore di banca, avviandolo agli
studi tecnico commerciali, tralasciando la passione artistica.
Nel 1925, lascia gli studi rimanendo l'unico sostegno
per la madre ormai vedova e le sue due sorelle.
Per
vivere inizia piccoli lavori, studiando la pittura e il
disegno di notte, nel 1928 viene assunto come apprendista
nello studio dello scultore Salvatore Zagarella, dove
ha modo di conoscere numerosi artisti. Nel 1933 collabora
con il pittore Giuseppe Barone, vincitore del concorso
per le decorazioni della Chiesa Madre di Carlentini. Dal
1935 al 1941 esegue numerose opere sacre, esponendo per
la prima volta nel 1939 al Circolo Artistico di Catania.
Nell'autunno del 1944, Archimede, che intanto si è
sposato, ha una figlia, Giovanna.
Fugge
ai tedeschi trovando rifugio in Brianza, prima a Casatenovo
infine a Montesiro nella sontuosa villa dei Conti Prinetti,
ove nascerà la sua seconda figlia, Antonella nel
1946. Nel 1948 allestisce una mostra nelle sale dell'oratorio
di Besana Brianza, seguiranno altre mostre nelle città
di Bondeno (Ferrara) e Monza. Dopo brevi soggiorni a Venezia
e Firenze, nel 1950
Archimede torna a Catania per affrescare una parete della
Chiesa di Cristo Re e due tele per la Chiesa dei Minoritelli.
Nella Milano del 1951, realizza una grande pala d'altare
raffigurante Cristo Giovinetto e due grandi altorilievi
in terracotta posti nell'istituto Leone XIII. Dal 1951
al 1954 decorerà e affrescherà tutti gli
interni del Santuario "Maria Santissima della Consolazione"
a Paternò, realizzando anche due sculture lignee
per la stessa "San Michele" e "San Giuseppe".
Nel
1954, nasce il terzo figlio Antonio, nel frattempo Archimedelavora
molto nella sua terra, realizzando tre tele per la Chiesa
dei Salesiani a Cibali e per la Chiesa di San Pio X, il
soffitto del foyer del teatro Massimo Bellini di Catania.
Nel 1960 soggiorna a Roma, lavorando al refettorio di
villa Cavalletti a Grottaferrata e nella Chiesa dell'istituto
Pio Latino Americano, si susseguono dieci tele, che evocano
la storia di San Giovanni di Sales nel Collegio San Luigi
Gonzaga dei salesiani a Messina.
Tra
il 1967 e il 1969 sono allestite due importanti mostre,
una a Milano e una ad Arezzo, dove riscuote un grande
successo. Sono gli anni in cui il pittore lavora nel suo
studio di Villa Prinetti a Montesiro, nel 1968 esegue
un altorilievo di Don Carlo Gnocchi, posto nella sua casa
abitata dallo stesso in gioventù sempre a Montesiro.
Pubblica anche una raccolta di liriche nel 1971, tradotto
anche in francese l'anno dopo. Ritorna in Sicilia con
la famiglia, restaura un affresco del seicento del Cristo
Pantocratore nell'Abbazia Benedettina a Caltanisetta.
Catania lo onora con moltissime mostre, nel 1979 al Circolo
della Stampa, nel 1985 al palazzo del Toscano, nel 1988
al centro Culturale d'Arte "Liride", nel 1990
nel Palazzo della borsa. Il 27 Marzo del 1992 Archimede
Cirinnà, moriva all'alba del suo compleanno.